L’Ouzo, la bevanda nazionale per eccellenza della cultura greca!
L’Ouzo è un distillato greco a base di anice, erbe ed alcool, di origine agraria e tra 40° and 50° di gradazione alcolica. Può essere considerato tra le bevande alcoliche più consumate in Grecia e senz’altro è la più tipica da provare se ti trovi nello stato ellenico. Nelle taverne greche un bicchiere di Ouzo è sempre presente.
L’aroma principale che contraddistingue il suo sapore è quello dell’anice, quindi devi essere innanzitutto un amante di questo gusto particolare (o quanto meno che ti piaccia) per poterlo apprezzare al meglio.
L’Ouzo non è solo una bevanda alcolica ma è diventato parte della cultura greca e rappresenta lo stile di vita tradizionale greco del mangiare con calma. Non pensare che sia simile a bere shots, anche se il bicchiere lo richiama.
L’isola di Lesbo: l’epicentro della migliore qualità di ouzo
L’Ouzo è un prodotto I.G.P. greco, il che significa che è un prodotto d’ indicazione geografica protetta. I titoli assegnati, come “Ouzo di Plomari” e “Ouzo di Mytilene”, sono considerati pregiati e tutti e due provengono dall’isola di Lesbo, situata nel Mar Egeo Nordest.
Questo si traduce in una garanzia di qualità superiore visto che va prodotto da aziende locali, con tecniche tradizionali di produzione e con l’uso esclusivo di prodotti del luogo. L’Ouzo I.G.P. si produce tramite distillazione in contenitori di rame con l’aggiunta di anice e altre erbe. È 100% distillato e può venire distillato anche due o tre volte per aumentarne la qualità.
Anche se nel tempo la sua produzione si è estesa in vari angoli della Grecia, Lesbo è riuscita a mantenere il suo status di Ouzo con la migliore qualità; i titoli I.G.P. mettono in evidenza questo e non solo la sua prevalenza storica, essendo il luogo di nascita dell’Ouzo.
Sull’isola troverai molte distillerie tra le più famose delle Grecia come Barbayannis, Giannatsis, Matarelli, EPOM e tante altre. Molte di queste hanno creato un museo dedicato alla storia dell’Ouzo ed offrono tour degustativi.
Una volta terminato il tour, non ti resta che sederti in una delle tante taverne in riva al mare e gustarti un bicchiere di Ouzo con un generoso piatto di sardine, il cui abbinamento a Lesbo è praticamente perfetto. La mia opinione è che Il sapore dell’Ouzo prodotto in questa isola è il più ricercato e piacevole al palato.
Come viene servito l’Ouzo
Generalmente l’Ouzo viene servito al tavolo in piccole bottigliette (dà 100 ml o 200 ml per dare una idea) del brand scelto. Non stupirti se ti verranno elencante svariate marche perché i greci ci tengono a scegliere il loro preferito, così come un francese ci tiene a scegliere il vino più adatto. All’occhio (anzi, al gusto!) del turista, all’inizio possono sembrare tutti uguali ma con il tempo puoi percepire le differenze.
Una volta scelto, la bottiglietta ti verrà servita al tavolo assieme a dei cubetti di ghiaccio ed una bottiglia di acqua fresca. È importante berlo nel giusto bicchiere: basso e stretto, per sentire al meglio gli aromi.
Se non riesci a berlo a temperatura ambiente, puoi aggiungerci prima dell’acqua fresca e poi cubetti di ghiaccio. In alternativa, solo cubetti di ghiaccio se non lo vuoi diluirlo troppo.
Il motivo di aggiungere prima l’acqua e poi il ghiaccio è per non distruggere gli aromi dell’anice.
Chi, come me, preferisce berlo schietto (solamente con del ghiaccio), chi invece preferisce allungarlo con tanta acqua altrimenti l’impatto alcolico è forte (ti ricordo che arriva oltre i 40°).
L’abbassamento della gradazione alcolica fa sì che si generi una separazione di parti organiche che gli cambiano il colore, anche con la sola aggiunta del ghiaccio ed una semplice mescolata. La prima volta sembra un effetto di magia: il colore neutro (come la grappa o l’acqua) viene sostituito da un colore biancastro grazie all’effetto di un fenomeno di diffusione della luce.
Sei quindi pronto per il brindisi!
Con cosa si accompagna a tavola
Anche se i turisti ne hanno trasformato l’utilizzo come digestivo o con altri abbinamenti, l’Ouzo per i greci viene generalmente bevuto come aperitivo assieme agli antipastini di pesce e relativi contorni.
Questi antipastini si chiamano in greco “Mezedes”. Praticamente l’Ouzo va sorseggiato lentamente tra uno stuzzichino e l’altro, senza fretta. Il segreto è proprio la pazienza! Si può berlo anche durante il pasto principale, ma è già una cosa meno comune. Raramente viene bevuto con piatti di carne.
Immagina quindi una tavolata imbandita con piatti di pesce tipici della tradizione greca, quali sardine, alici, polipi, gamberi, cozze e calamari, assieme alle varie salse di melanzane, zucchini, tzatziki e l’immancabile insalata greca. Sopra una tavola così è immancabile la classica bottiglietta di Ouzo ed è l’abbinamento perfetto nelle taverne locali.
L’Ouzo è l’arte del sapersi divertire
“Iamas” è la parola d’ordine! “Iamas” in lingua greca significa “salute”. Non ti meravigliare se al ristorante sentirai pronunciare questa parola più e più volte. Al grido di “Iamas”, si depositano le posate, si prende in mano il bicchiere e si brinda… seduti, ma spesso anche in piedi per dare più valore al significato del brindisi.
Il concetto chiave è proprio quello di slegarsi dalla frenesia e dai pensieri. L’atmosfera di gioia, quella che si respira nelle taverne greche più autentiche, mi fa impazzire: smangiucchiare, un sorso di Ouzo, una risata e così via. Sarà anche per l’effetto alcolico dell’Ouzo, ma la gente riesce proprio a divertirsi in assoluta semplicità.
Grazie al potere dell’Ouzo, la festa può cominciare! Iamas!

Taxia Kampouri
Mi chiamo Taxia e sono greca. Mi piace condividere le bellezze e le tradizioni della mia nazione per farti scoprire “l’altra Grecia”.